A Verona cento migranti formati ai corsi di Agribi. E metà ha trovato lavoro

di Laura Lorenzini

Sono oltre un centinaio i migranti formati dai corsi promossi dall’ente Agribi, di cui fanno parte Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, nell’ambito del progetto Farm, rivolto alle vittime o potenziali vittime dello sfruttamento e del caporalato. E già metà di loro ha trovato lavoro.

Spiega Sabrina Baietta, referente del progetto per Agribi: “I migranti, provenienti da Paesi come India, Pakistan, Zambia, Nigeria, Senegal, Marocco e Tunisia, hanno svolto tra marzo e maggio corsi di formazione in agricoltura con una parte generale e una specifica in materia di salute e sicurezza. A tutti loro è stato rilasciato un attestato valido ai fini di legge, allo scopo di rendere più agevole l’inserimento nel mercato del lavoro. A una parte di loro è stato riservato un ulteriore corso di formazione specializzata sulla coltivazione, raccolta e prima lavorazione dei piccoli frutti, con un’indennità di 4 euro all’ora. Ora alcune decine di immigrati hanno trovato impiego proprio nelle aziende agricole del territorio scaligero nella raccolta dei piccoli frutti, altri in altre raccolte. Un risultato che ci riempie di orgoglio e soddisfazione, perché questo era l’obiettivo del progetto, che vede capofila l’Università: togliere spazio alle sacche di illegalità offrendo un’opportunità di formazione, mirata a trovare impiego in agricoltura, a immigrati vittime o potenziali vittime dello sfruttamento. Ringraziamo le numerose associazioni veronesi che ci hanno dato una mano nel reperimento degli immigrati, tutti in possesso di titolo di soggiorno e per la maggior parte richiedenti asilo: dalla Ronda della Carità a Babel, da Casa di Ramia al Samaritano e Croce Rossa, per citarne alcune. Senza dimenticare l’apporto dei Cas, i Centri di accoglienza straordinaria”.

Oltre ai corsi di formazione del progetto Farm, che riprenderanno in autunno, Agribi prosegue con il servizio di incontro tra domanda e offerta di lavoro, lanciato nel 2020 in collaborazione con Veneto Lavoro. Un’intermediazione che ha incontrato il gradimento delle aziende, che possono disporre di uno strumento efficace e veloce per il reperimento di manodopera. “Abbiamo nel nostro data base centinaia di curricula di lavoratori che cercano lavoro, anche se attualmente una parte di loro è già impegnata in alcune raccolte – spiega Sabrina Baietta -. Iniziano ad arrivare richieste per la vendemmia e ce ne aspettiamo ance per la raccolta delle mele. Confidiamo che, come l’anno scorso, riusciremo a soddisfare sia queste, sia quelle di aziende che cercano altre competenze per lo svolgimento delle diverse mansioni in campagna”.

Per inviare la propria autocandidatura c’è una pagina specifica sul sito di Agribi: https://bit.ly/3nknIrR. A questo indirizzo si possono trovare anche le aziende che stanno cercando manodopera. Informazioni alla mail sabrina.baietta@agribi.verona.it o al numero 342 3717870.

Scritto da: Laura Lorenzini