Convegno su parchi e giardini nelle città: “Migliorano la qualità della vita”

Valorizzare la funzione benefica del verde urbano per la salute pubblica e  confrontarsi su come le pubbliche amministrazioni e i cittadini possano prendersene cura, ottimizzando le risorse e adottando metodologie innovative. Riportare la natura al centro delle nostre città per migliorare la qualità della vita, le relazioni interpersonali, la capacità di resilienza al cospetto dei gravi fenomeni in atto, dovuti ai cambiamenti climatici, all’innalzamento delle temperature, all’inquinamento. Arriva a Verona il “Libro Bianco del Verde”, promosso da Assoverde e Confagricoltura che, durante l’ultimo anno, attraverso un ciclo di convegni nelle diverse regioni, sta stimolando il dibattito sui temi della corretta pianificazione, progettazione, gestione, manutenzione e cura di parchi, piazze e giardini, nonché sugli scenari della smart city integrata nei processi ecosistemici.

Un’occasione preziosa di confronto e approfondimento fra tecnici, amministratori, imprese, ricercatori e cittadini che si presenta nel capoluogo scaligero giovedì 4 novembre (Hotel Leon d’oro, dalle 9 alle 13.30) attraverso il convegno “La salute e il verde – Il verde e la salute”, centrato in particolare sul tema: “Le pubbliche amministrazioni e la gestione della qualità nel verde urbano”.

L’incontro, organizzato in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), l’Istituto Superiore di Sanità e gli ordini professionali del settore, sarà introdotto da Tommaso Ferrari (Assessore Ambiente, Mobilità, Transizione ecologica del Comune di Verona) e Federico Benini (Assessore Strade e giardini, Arredo urbano del Comune di Verona). Vedrà inoltre la partecipazione delle rappresentanze di categoria, esperti e docenti di rilevanza regionale e nazionale (il programma completo è in allegato). E ancora, portatori di eccellenze nel campo della ricerca e delle tecniche più recenti di rigenerazione a verde, molti di quali hanno contribuito alla prima edizione del “Libro bianco del verde” o stanno lavorando al nuovo focus 2022.

«Il verde rappresenta un fondamentale fattore di benessere e protezione della salute, sia dal punto di vista fisico che psichico per le persone di tutte le età – spiega Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde – Questa  sua importante funzione  deve essere al centro di un’educazione ambientale che  partendo dalle scuole arrivi a  sensibilizzare grandi e piccoli  affinché  tutti siano coscienti di questo valore. La cura del verde allora non diventa più un mero  costo, del quale nessuno vuole farsi carico, ma una risorsa e per questo  è necessario fare  programmi di manutenzione lungimiranti, pratiche adeguate che vadano oltre certi interventi frettolosi e inadeguati, occorre valorizzare le competenze di quanti operano in questo settore per rispondere alla domanda di verde che emerge con sempre più forza dai cittadini. È questo che cerchiamo di spiegare con il “Libro bianco del verde” che stiamo portando in tutta Italia, dialogando con le istituzioni e con quanti s’impegnano nella gestione del nostro patrimonio naturale».

Aggiunge Massimo Chiarelli, direttore di Confagricoltura Veneto: «Il Libro bianco del verde è un progetto  ambizioso che ci vede tra i promotori, insieme ad Assoverde, con l’obiettivo di accrescere la cultura e il valore del verde nelle città. Il comparto florovivaistico rappresenta in Italia 30.000 imprese e 100.000 addetti, di cui 1.500 aziende nella nostra regione. Possiamo, perciò, mettere a disposizione competenze e professionalità per la progettazione del verde negli spazi pubblici cittadini, migliorando la sostenibilità e la vivibilità delle aree urbane con una riqualificazione di altissima qualità, garantendone la cura e la manutenzione. Con Erapra, l’ente di formazione di Confagricoltura Veneto, abbiamo inoltre la possibilità di organizzare corsi per manutentori del verde, in cui apprendere la messa a dimora di alberi e la corretta manutenzione e gestione di viali alberati, parchi e giardini».

Quella del “Libro Bianco del Verde”, che gode del patrocinio dei Ministeri delle Politiche Agricole, della Transizione Ecologica, della Cultura e dell’Anci, è una sfida ambiziosa. Punta infatti ad evidenziare, nel progetto del nuovo Focus 2022, come la cura del verde si colleghi direttamente alla produzione di effetti positivi sulla salute e sul benessere psico-fisico delle persone, nell’ottica del concetto di “One Heath”, vale a dire di una visione sistemica della salute planetaria, di cui la pandemia ha evidenziato l’importanza, che tiene insieme l’Ambiente, le Persone, gli Animali. L’obiettivo, grazie alla supervisione del professor Girolamo Sirchia, medico illustre e già Ministro della Salute che interverrà durante la mattinata, in qualità di coordinatore del Tavolo “Ippocrate” per la parte medico-sanitaria, e di Confagricoltura ed Assoverde, coordinatori invece del Tavolo “Platone” degli Operatori del Verde, è individuare criteri e parametri che permettano di certificare i cosiddetti “Parchi della salute” nelle diverse declinazioni possibili: parchi e giardini pubblici ma anche aree verdi adiacenti alle aree commerciali, aree verdi nelle scuole, aree di pertinenza delle strutture ospedaliere, aree verdi nelle case di cura e di riposo, in funzione delle diverse tipologie di utenza che ne usufruiranno.

La mattinata permetterà di mettere a fuoco anche gli strumenti, le politiche e l’impegno della Regione Veneto e del Comune di Verona, in riferimento alle principali problematiche della normativa di settore e degli appalti basati sul criterio dell’offerta economica più vantaggiosa. Con uno sguardo sugli scenari che si aprono attraverso un utilizzo virtuoso del Pnrr, che proprio ai nostri centri urbani potrebbe offrire le risorse per una vera e propria rivoluzione verde, che richiede competenze e una visione coraggiosamente orientata alla sostenibilità.

Scritto da: Laura Lorenzini