Pasqua, i consumatori mangiano sempre più uova e premiano gli allevamenti a terra

di Laura Lorenzini

Nelle festività pasquali saranno le uova di gallina le regine delle tavole venete, anche se l’emergenza Covid farà saltare la tradizionale scampagnata di Pasquetta. Lo rilevano i dati di Confagricoltura, dai quali emerge che i consumi di uova sono in aumento e che le galline ovaiole allevate in Italia sono capaci di soddisfare completamente il fabbisogno nazionale. Un vero patrimonio tricolore costituito da quasi 13 miliardi di uova prodotte in più di 2.631 allevamenti, concentrati prevalentemente nel Nord Italia. In Veneto sono presenti 215 allevamenti con più di 250 galline ognuno.

“Gli avicoltori italiani – sottolinea Simone Menesello, presidente della Federazione nazionale di prodotto allevamenti avicoli di Confagricoltura e allevatore di Lozzo Atestino, nel Padovano – allevano le galline secondo i dettami etici e di benessere animale, offrendo un prodotto sano e di qualità. Nel 2020, secondo i dati di Ismea, i consumatori hanno premiato gli allevamenti a terra che rappresentano ormai il 60 per cento delle uova consumate e commercializzate nel canale della Gdo e hanno registrato il maggior incremento di consumi rispetto al 2019. Buoni i risultati per le uova più di nicchia provenienti dagli allevamenti all’aperto (+13,4%) e quelli di uova certificate biologiche. Lo scorso anno ogni italiano ha consumato 219 uova, valorizzando un alimento completo, buono ed economico, che merita di essere apprezzato sempre più dai consumatori”.

Anche i dati di Veneto Agricoltura testimoniano il forte aumento della richiesta di uova nel canale domestico in seguito all’emergenza Covid. Nel 2020 la domanda dei consumatori è cresciuta del 16 per cento in valore e anche le importazioni delle uova in guscio e sgusciate sono aumentate rispettivamente del 14 e del 54 per cento, con un aumento medio delle quotazioni fino al 8,9 per cento per le galline in gabbia e fino al 9,5 per cento per quelle allevate a terra. La punta massima si è vista in pieno lockdown, per poi calare ma mantenersi ad alti livelli per tutto l’anno.

“I consumatori oggi chiedono soprattutto uova di galline allevate a terra – spiega Stefano Scabari, titolare di un allevamento di 10.000 galline, che fanno circa 9.000 uova al giorno -, in quanto cercano prodotti il più possibile sani e naturali. Il benessere animale è diventato importantissimo e gli allevatori lo hanno adottato da tempo, investendo in nuove tecnologie e in stabilimenti dove l’attenzione alle galline è molto alta. Gli animali non sono più tenuti nelle gabbie ma hanno spazi più ampi dove possono muoversi e razzolare. Nonostante la chiusura del canale Horeca e la conseguente diminuzione nell’utilizzo di uova in bar e ristoranti, il mercato delle uova non ha risentito della crisi come altri settori, perché il prodotto è molto richiesto sia dalla grande industria, sia dai privati”.

Scritto da: Laura Lorenzini