A Lozzo Atestino deiezioni avicole trasformate da scarto a risorsa per l’azienda e il territorio

Deiezioni avicole trasformate da scarto a risorsa per l’azienda. È l’idea vincente di Natura Organica, start up creata da Fattorie Menesello, azienda agricola di Lozzo Atestino specializzata nell’allevamento di galline ovaiole, che ha messo a punto un sistema di produzione di fertilizzanti ottenuti dalla pollina dei suoi allevamenti. Un ecosistema vivente in grado di autorigenerarsi, che non consuma risorse in quanto utilizza il 100 per cento di energie provenienti da rinnovabili.

L’innovazione, validata da un comitato di esperti dell’Accademia dei Georgofili, le è valsa la menzione su Innovarurale, il portale del ministero delle Politiche agricole dedicato all’innovazione nel sistema agroalimentare, che ogni mese dedica una pagina alle aziende italiane che si stanno distinguendo per soluzioni originali ed ecosostenibili. Un  ambizioso riconoscimento che si aggiunge a quello fioccato in primavera, quando Fattorie Menesello è risultata tra i vincitori della terza edizione del Premio Innovazione con cui Confagricoltura valorizza ogni anno le avanguardie imprenditoriali.

L’intuizione dell’azienda padovana specializzata nella produzione di uova, tra i più antichi allevamenti avicoli italiani, è stata quella di creare un’economia circolare che riesce a trattare in maniera alternativa gli affluenti zootecnici, creando dei micro-pellet di concime organico di efficace e pratico utilizzo nel nutrimento delle colture.

“Le deiezioni avicole, mediante un processo di asciugatura naturale a basse temperature messo a punto dall’azienda, si trasformano in materiale organico con umidità di circa il 10 per cento – spiega Simone Menesello, titolare dell’azienda -. Questo permette di lavorare con una matrice che non emette cattivi odori, in quanto molto secca, mantenendo però le sue proprietà. Segue la fase di compostaggio, in cui il materiale organico viene stoccato e lasciato maturare da sei a nove mesi, in ambiente coperto, fino a completa maturazione. A questo punto viene trasformato in micro-pellet, con una serie di macchinari specifici, confezionati in due formati: big bag da 500 chilogrammi e bancale con sacchi da venti chili”.

Un concime naturale e biologico. Negli allevamenti, infatti, gli animali sono alimentati con mangimi naturali e senza uso di antibiotici. Le uova sono al 100 per cento italiane, nel rispetto di tutte le norme sul benessere animale. Inoltre, per la produzione di uova e sostanze organiche viene utilizzata l’energia proveniente dall’impianto fotovoltaico dell’azienda. Per gli imballaggi, infine, vengono impiegati materiali ecosostenibili. “Grazie all’innovazione abbiamo trasformato uno scarto in risorsa che contribuisce al reddito aziendale – sottolinea Menesello – e crea nuovi posti di lavoro, contribuendo alla crescita economica del territorio”. La start up ha un sito web dedicato: www.naturaorganica.it

Scritto da: Laura Lorenzini