Al festival delle foreste a Longarone focus sulla sicurezza nel post tempesta Vaia

Per le imprese che operano nei boschi la formazione è fondamentale per garantire la sicurezza, ma è importante anche un’organizzazione aziendale che garantisca una gestione dei rischi coordinata e sostenuta da competenze specifiche. E, con i nuovi macchinari adottati dopo la tempesta Vaia, l’attenzione e le competenze devono essere ancora maggiori. Di questo si parlerà nel convegno organizzato da Confagricoltura Veneto e Belluno, in collaborazione con l’ente di formazione Erapra Veneto, Consorzio imprese forestali del Triveneto, la rivista “Sherwood” e Imprese boschive Conaibo, che si svolgerà sabato 10 settembre alle 9.30 nel centro congressi di Longarone Fiere nell’ambito di Fiera & Festival delle Foreste.

bosco autunno
Bosco d’autunno

La giornata si aprirà con la tavola rotonda sul tema “Formazione continua e organizzazione aziendale ai fini della sicurezza”, introdotta da Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, che parlerà dell’importanza del collegamento in rete per la sicurezza degli operatori. Quindi Paolo Mori e Luigi Torreggiani, di “Sherwood”, illustreranno un dossier pubblicato sulla rivista con iniziative e contributi sulla sicurezza. Seguirà Livio Bozzolo, di Conaibo, su “Il coordinamento nazionale a favore della crescita delle associazioni e consorzi regionali”; Raffaele Cavalli e Stefano Grigolato, dell’Università di Padova, su “Il ruolo della ricerca a supporto del mondo imprenditoriale”; Luca Canzan, di Cifort-Conaibo, su “Analisi Swot, i nodi cruciali del coinvolgimento e della comunicazione”; Giorgio Pielli, di Avisp Veneto Agricoltura, su “La gestione consortile della sicurezza”; e Imerio Pellizzari, dell’Associazione artigiani trentini – Conaibo, su “Replicabilità dei servizi consortili”.

Il tema della gestione della sicurezza è di prioritaria importanza per tutte le imprese che operano nel bosco. Come ha rilevato la rivista “Sherwood”, il tasso d’incidenza annuo degli infortuni nel settore è di 46,5 ogni 1.000 addetti: un valore molto alto rispetto ad altri comparti. Fino a qualche anno fa gli abbattimenti venivano effettuati soprattutto con la motosega e perciò avvenivano moltissimi infortuni, dovuti alla vicinanza degli operatori all’albero in caduta. Dopo la tempesta Vaia, invece, sono arrivati dei nuovi macchinari, utilizzati nelle foreste nordeuropee, che garantiscono una maggiore efficienza e sicurezza, ma è necessaria la formazione perché vengano correttamente usati.

Spiega Luca Canzan, direttore tecnico del Consorzio imprese forestali del Triveneto, che con Confagricoltura organizza parecchi corsi legati alla sicurezza nel bosco. “Già con il testo unico sulla sicurezza e salute dei lavoratori, entrato in vigore con la legge 81/08, le aziende hanno l’obbligo di adottare procedure e misure preventive per rendere più sicuri i luoghi di lavoro – spiega -. Quindi, oltre alla formazione, occorre un’organizzazione nelle diverse fasi di produzione che consenta lo svolgimento dell’attività lavorativa in sicurezza, evitando di esporre gli addetti a rischio di incidenti o malattie professionali. Un compito difficile, perché il settore forestale è molto specifico e perciò affidarsi a generici consulenti esterni per la sicurezza potrebbe non essere una soluzione efficace. Al convegno porteremo, perciò, alcune esperienze positive, che potrebbero essere replicate in qualunque contesto forestale, sulla gestione della sicurezza coordinata e strutturata da specifiche competenze tecniche”.

 

Venerdì 9 settembre, nella giornata di inaugurazione di Fiera & Festival delle foreste, alla tavola rotonda prenderà parte anche Massimo Chiarelli, direttore di Confagricoltura Veneto: “L’assenza di una programmazione strategica del settore forestale ha condotto a una situazione negativa – sottolinea -. La chiusura di numerose segherie, che erano l’anello di congiunzione tra gli operatori boschivi e i settori del mobile e degli imballaggi, comporta che molto legname viene esportato all’estero per essere lavorato e poi, magari, rivenduto in Veneto. Si assiste così a un indebolimento della filiera legno-arredo, che vede il Veneto al primo posto come fatturato a livello nazionale. Per la ripartenza di questo importante settore serve non solo una pianificazione regionale, supportata da adeguate risorse, ma anche l’incentivazione della meccanizzazione forestale e la crescita di imprese boschive più competitive e moderne. Va inoltre ricostruita la viabilità nelle aree danneggiate da Vaia, creando infrastrutture a servizio delle aree di maggior pregio”.

Scritto da: Laura Lorenzini