Meloni, in provincia di Verona buona qualità e prezzi soddisfacenti

di Laura Lorenzini

Si prefigura un’ottima annata per i meloni veronesi, che sono partiti a pieno ritmo grazie al caldo anticipato al contrario del 2021, quando le gelate e il freddo di maggio decimarono la produzione. La raccolta è iniziata da alcune settimane.

“La qualità del prodotto veronese è molto buona, con frutti dolci e sani, anche se la produzione con la maturazione dei primi meloni non è stata eccessiva perché ci sono stati problemi di allegagione, cioè nel passaggio dal fiore al frutto – spiega Francesca Aldegheri, presidente del settore frutticolo di Confagricoltura Verona -. Il mercato all’inizio era partito molto bene, con prezzi pagati ai produttori da 1,80 a 2 euro al chilo. In una settimana le quotazioni si sono però abbassate di quasi la metà, scendendo a 90 centesimi – 1 euro. La motivazione sta nell’eccesso di prodotto che continua ad arrivare dal Sud. Si pensava che il prodotto siciliano, come accade di solito verso giugno, fosse in esaurimento, e invece se ne trova ancora tanto sui banchi. L’auspicio è che il prezzo si mantenga comunque su questi livelli e che il clima continui ad essere caldo, così da aiutare la produzione e anche i consumi”.

Di solito il melone fa segnare il record delle vendite tra metà giugno e luglio, ma quest’anno le temperature hanno fatto anticipare i consumi. Tra i preferiti dal consumatore c’è il melone retato Macigno, varietà precoce dal color arancio intenso e la polpa consistente, e il Talento, sempre precoce e retato, con produzioni molto abbondanti e a elevata conservazione post raccolta. “Speriamo che questo trend continui e che il consumatore premi il prodotto locale – sottolinea Aldegheri -. I nostri meloni a km 0 hanno un alto grado zuccherino, sono rinfrescanti e reidratanti e preparano all’abbronzatura dell’estate grazie alla presenza di antiossidanti come le vitamine A e C. sono inoltre ricchi di sali minerali e quindi ottimi anche per chi pratica sport”.

La superficie coltivata a melone in Veneto (dati 2021 di Confagricoltura Veneto) è salita lievemente da 1.130 a 1.180 ettari, concentrata per il 70% nella provincia di Verona (870 ettari, con un +5,5% rispetto al 2020 ), seguita da quella di Rovigo (230 ettari). Lo scorso anno l’andamento climatico sfavorevole ha penalizzato la resa, che in media è stata pari a circa 25,9 tonnellate per ettaro (-8,1% rispetto all’annata precedente) e la produzione si è, di conseguenza, attestata a 30.700 tonnellate (-5,6%).

Scritto da: Laura Lorenzini