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Raccogliere i fondi necessari per presentare l’offerta di acquisto di un’area in Zona speciale di conservazione di oltre 38 ettari, situata tra i comuni di Verona e Negrar di Valpolicella, attraverso il contributo di privati cittadini, associazioni, industrie, fondazioni. E’ l’obiettivo di Fondo Alto Borago, un progetto di azione collettiva promosso da “Il Carpino”, associazione di promozione sociale. Dopo diversi tentativi di trasformazione in vigneto, fino ad ora falliti, l’area sarà infatti oggetto di asta giudiziaria nel prossimo autunno al prezzo di 360.000 euro, con offerta minima di 270.000 euro.
“Vogliamo mantenere l’area pubblica, a disposizione di tutti i cittadini e dei turisti – spiegano i promotori -. Assicureremo infatti, guidati da un comitato scientifico e supportati da un comitato di gestione, la futura gestione dell’area, garantendo gli interventi necessari per la conservazione degli habitat e delle specie presenti. Tutti i veronesi possono aiutare il progetto facendo una donazione, che siano cittadini, aziende o associazioni. Abbiamo poco tempo e bisogno di tutti!”.
Per sostenere il progetto, basta andare sul sito ufficiale (www.fondoaltoborago.it) ed entrare nella sezione “dona”, versando anche una piccola somma. Aziende e associazioni possono contattare direttamente i promotori utilizzando il form disponibile sulla pagina https://www.fondoaltoborago.it/Contact.php. “Grazie alla generosità di chi vorrà contribuire avremo boschi incontaminati”, si legge sul sito, “con peculiarità diversificate dipendenti dall’esposizione solare e dall’inclinazione dei terreni; ci saranno vari percorsi naturalistici aperti a tutti. Inoltre verrà costituito un Comitato scientifico composto da esperti di sicura fama e di indiscussa autorevolezza, ai quali verrà affidato il compito di indicare ai volontari dell’associazione gli interventi necessari per una buona conservazione degli habitat e delle specie presenti nell’area. Sarà successivamente costituito anche un Comitato di gestione, composto da tecnici e volontari, incaricato di attuare le indicazioni del Comitato scientifico”.