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Undicimila chilogrammi di donazioni. Sono quelli raccolti da One Bridge to Idomeni, onlus veronese che lavora sui confini europei della rotta balcanica, in supporto alle persone migranti alla ricerca di altre possibilità di vita. Grazie alle donazioni di centinaia di persone solidali e alla disponibilità di molti volontari sul territorio italiano e in Canton Ticino, è stato possibile inviare in Grecia, dove migliaia di rifugiati sono stati sfrattati dai luoghi di accoglienza, degli aiuti umanitari concreti e immediati.
Sono stati raccolti 6.500 chili di cibo e materiale alimentare a lunga conservazione; 6.300 pezzi tra shampoo, spazzolini e dentifrici; 24.000 pannolini, 5.000 assorbenti; 700 biberon e ciucci, 110 chili di latte in polvere; centinaia di coperte e sacchi a pelo e decine di tende grazie a una raccolta che ha interessato Verona, Cavour, Torino, Cuneo, Padova, Modena, Schio, Vicenza, Milano, Bergamo, Brescia, Firenze, Arezzo, Pescara, Canton Ticino. In tutto 28 pallet contenenti 11.600 chilogrammi di materiale, che sono stati caricati su un tir partito il 16 novembre da Venezia in direzione Corinto.
“Questo progetto è nato dalla volontà di pianificare con anticipo l’emergenza umanitaria che l’imminente arrivo dell’inverno provocherà”, spiega il coordinatore del progetto, Jacopo Rui. “L’aumento di persone che vengono escluse dal sistema d’accoglienza delinea una prospettiva poco rassicurante per i prossimi mesi di quelle che saranno le condizioni di vita per i migranti in Grecia. Il nostro scopo era quello di raccogliere il maggior numero di beni che risultano e risulteranno sempre più necessari: prodotti igienici, alimentari, materiali di riparo dalle
condizioni ambientali e climatiche”.
Ma il lavoro dell’associazione non finisce qui. Infatti One Bridge to Idomeni, nata a Verona quattro anni fa, è una onlus che lavora sui confini della rotta balcanica, in supporto alle persone migranti. Dall’estate 2020, a Corinto, insieme alle associazioni Vasilika Moon e Aletheia, l’associazione ha aperto un Community Center, ovvero uno spazio situato nei pressi del campo d’accoglienza della città che offre una parziale soluzione alle mancanze del campo stesso, come quelle di una scuola e di uno luogo comune di ritrovo. “Le attività didattiche, i laboratori artistici, la proiezione di filmati, la proposta di percorsi terapeutici in palestra e la possibilità di ritrovare un luogo accogliente e sicuro, vengono garantite dai volontari che partecipano e operano in questo progetto», spiega Jacopo Rui, che è anche responsabile del centro. “Contestualmente a ciò, le condizioni emergenziali in cui si trovano le persone che sono abbandonate nelle strade di Atene ed escluse dal sistema d’accoglienza, ci trova coinvolti in quanto attori territoriali che non possono ignorare come le recenti decisioni governative e le politiche di esclusione siano un fattore che mette in pericolo vite. Ogni settimana ci impegniamo quindi a garantire prodotti alimentari che provvedono al fabbisogno di circa 60 famiglie».
L’associazione può essere sostenuta tramite una donazione: IBAN: IT95S0501812101000012405106, intestato a: ONE BRIDGE TO IDOMENI ONLUS, causale: Donazione OBTI + indirizzo email del donatore.