Sperimentazione nel Delta del Po per ridurre l’uso di fitofarmaci sul frumento

Sperimentazione nel Delta del Po per ridurre l’uso di fitofarmaci nella coltivazione di frumento e smaltire le acque che contengono sostanze attive nel modo più efficace. Si tratta di un progetto biennale, coordinato da Confagricoltura Rovigo, coinvolgendo un gruppo di aziende agricole del Delta del Po e enti di ricerca del settore con il progetto SmartPest 4.0.

Giovedì 22 aprile, alle 10.30 nella sede (ex Cosva) della Cooperativa Terre del Delta, capofila del progetto, in località Pradon di Porto Tolle, i partner aderenti al progetto di cooperazione (misura 16) finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Veneto presenteranno le esperienze e i risultati di un anno di sperimentazione.

“Il progetto”, afferma Massimo Chiarelli direttore di Confagricoltura Rovigo, è nato per sperimentare soluzioni innovative messe a punto dalla ricerca per risolvere concreti problemi delle aziende, un modo per trasferire sul campo soluzioni avanzate messe a punto dall’università. Con SmartPest 4.0 gli agricoltori hanno utilizzato un software messo a punto da Horta, società spin off dell’Università di Piacenza, per decidere il momento più efficace per la cura del frumento, integrando i dati delle colonnine meteo di rilevamento installate sul terreno. Un’altra parte del progetto prevede la sperimentazione di diversi sistemi di trattamento dell’acqua impiegata per ripulire le  attrezzature usate per distribuire i fitosanitari, in modo da ridurre l’inquinamento nel modo più economico. Le prove vengono effettuate recuperando le acque contaminate utilizzando un’innovativa piattaforma realizzata in Francia, analizzate e  trattate da Polaris, l’impresa pubblica polesana che da anni si occupa dello smaltimento dei rifiuti prodotti nelle imprese”.

Nell’incontro di divulgazione di mercoledì verrà effettuata una prova di lavaggio di un’attrezzatura, con un kit per la raccolta dell’acqua che verrà poi avviata ai diversi sistemi di trattamento. Nella giornata si svolgerà la dimostrazione di un sistema in fase di studio denominato “Agrobox” di Agrodinamica, una metodologia innovativa per la gestione sostenibile delle acque contaminate da agrofarmaci e per la riduzione dell’inquinamento puntiforme in ambiente agrario. Il progetto, anch’esso finanziato dal Psr del Veneto, è realizzato tra le province di Vicenza e Verona, ed è concentrato sulla sperimentazione presso aziende frutticole e vitivinicole.

L’evento, aperto a tutti, sarà un importante momento di scambio e divulgazione di dati ed esperienze dei diversi attori coinvolti nelle sperimentazioni.

Scritto da: Laura Lorenzini