Valdegamberi: “Stop agli sconti imposti dalla Gdo: servono regole per tutelare gli agricoltori”

«La forbice tra il prezzo di produzione e il prezzo finale dei prodotti agricoli è ormai inaccettabile. A rimetterci è l’anello più debole della filiera: il produttore agricolo». A denunciarlo è Stefano Valdegamberi, consigliere della Regione Veneto, che chiede al Governo nazionale un intervento urgente per vietare la prassi degli sconti imposti dalla grande distribuzione organizzata (Gdo) ai danni dei produttori agricoli.

Secondo un recente rapporto Ismea, su 100 euro spesi dal consumatore, solo 6-7 euro arrivano al produttore agricolo. Il restante 93% è assorbito da intermediari, logistica, trasformazione e soprattutto distribuzione. Per i prodotti trasformati, il margine agricolo scende addirittura all’1-2%.

«La vera anomalia – continua Valdegamberi – è nella struttura del mercato: da un lato una miriade di piccoli produttori, dall’altro, una ventina di operatori della Gdo che detengono un potere contrattuale smisurato. Non c’è più un mercato, ma un oligopolio che impone condizioni unilaterali».

Valdegamberi lancia anche un appello ai cittadini: «I consumatori devono sapere che gli sconti e le promozioni che vedono sugli scaffali non sono un “regalo” della distribuzione, ma sono scaricati interamente sui produttori agricoli. Questi sconti non sono volontari, ma imposti con contratti-capestro: chi si rifiuta di firmare viene escluso dalla filiera».

Questi meccanismi, secondo testimonianze raccolte da agricoltori veneti, sono consolidati solo nella prassi commerciale della Gdo italiana:

  • le promozioni vengono imposte e poi scalate a fine anno sotto forma di “ristorni”, anche fino al 10% del fatturato;
  • gli imballaggi vengono decisi dalla distribuzione, spesso con costi maggiorati a carico dell’agricoltore;
  • ogni forma di “sconto” è in realtà un costo occulto a carico di chi produce.

«Si tratta di pratiche commerciali abusive, in violazione della concorrenza e della libertà di impresa. Il produttore non è libero di negoziare: accetta o resta fuori», sottolinea il Consigliere.

Per questo motivo, Valdegamberi chiederà alla Regione Veneto di promuovere presso il Governo nazionale una norma che vieti l’imposizione unilaterale degli sconti da parte della Gdo, e che garantisca la trasparenza e l’equità contrattuale lungo la filiera agricola. Chiedo, inoltre, agli organi di controllo di accertare la legittimità degli “sconti”.

«Lo Stato ha il dovere di intervenire per riequilibrare i rapporti, tutelare le imprese agricole e garantire ai cittadini che ogni euro speso non serva solo ad arricchire i grandi gruppi, ma anche a sostenere chi lavora la terra», conclude Valdegamberi.

Scritto da: Laura Lorenzini