Contattaci per scoprire i Nostri Servizi
“Celebrare oggi gli 80 anni di Confagricoltura Belluno significa rendere omaggio non solo a una storia associativa, ma al cuore pulsante della nostra montagna: i suoi agricoltori, le loro famiglie, le aziende che ogni giorno coniugano tradizione, innovazione e custodia del territorio”.
Con queste parole l’assessore regionale al Turismo e all’Agricoltura, Federico Caner, è intervenuto alla cerimonia per gli ottant’anni di Confagricoltura Belluno; all’evento ha presenziato anche il presidente nazionale Massimiliano Giansanti.
“Belluno – ha sottolineato Caner – è un territorio naturalmente vocato alla zootecnia, con prati e pascoli che non solo producono latte e carne di qualità, ma presidiano i pendii più alti e preservano la bellezza del paesaggio. La provincia conta il 10% delle stalle venete ma solo il 5% dei capi da latte: un dato che racconta la forza delle piccole aziende, indispensabili per la cura del territorio. Accanto a queste realtà operano 84 caseifici (di cui 69 trasformano latte proprio e vendono direttamente), 60 operatori PPL, 51 prodotti agroalimentari tradizionali e 175 malghe: luoghi di produzione, ma anche di turismo e cultura, accanto a 195 strutture agrituristiche, 97 con alloggio e 48 malghe attive. Dietro questi numeri ci sono storie di famiglie, presidio ambientale e una capacità unica di coniugare tradizione e innovazione”.
Ha aggiunto l’assessore Caner: “La Regione Veneto ha messo in campo risorse significative per l’agricoltura montana, di cui Belluno rappresenta la parte più rilevante, grazie ai fondi CSR 2023-2027 per lo sviluppo rurale: 1.340 aziende beneficiarie dell’indennità compensativa, pari al 38% del totale Veneto, per 6,4 milioni di euro e una superficie di 28.700 ettari (44% del Veneto); 1.050 aziende che hanno aderito a misure agroambientali di gestione prati e pascoli permanenti, con 2,3 milioni di euro di aiuti e 31.880 ettari coinvolti (35% del Veneto); 93 aziende agricole finanziate (2023-2024) con 6 milioni di euro per investimenti strutturali; 28 giovani agricoltori insediati nel biennio 2023-2024 con un aiuto di 4 milioni di euro; 5 imprese agroindustriali sostenute nel 2023 con 864.000 euro”.
L’assessore Caner ha poi annunciato che sono già pronti ulteriori bandi del CSR: 23 milioni di euro per investimenti aziendali di cui 4,75 milioni riservati alla montagna; 4,3 milioni per la promozione dei prodotti DOP, IGP e di montagna; 14 milioni per l’insediamento di giovani agricoltori (3,5 milioni riservati alla montagna), con ulteriori 22 milioni per i loro investimenti; 33 milioni per investimenti agroindustriali di cui 450.000 euro dedicati alle PMI casearie di montagna. Due i bandi specifici per le malghe che caseificano: 1 milione di euro per le malghe pubbliche (contributo fino al 90%) per il miglioramento igienico-sanitario ed efficientamento energetico; 900.000 euro per le malghe private con contributo fino al 90% per attrezzature e strutture innovative.
“Belluno è terra di eccellenze riconosciute e amate – ha proseguito Caner –: il fagiolo di Lamon IGP che nel 2026 festeggerà i 30 anni dal riconoscimento europeo; il miele delle Dolomiti bellunesi DOP che celebra 15 anni dalla registrazione; il formaggio Piave DOP anch’esso a 15 anni dal riconoscimento europeo. A queste si aggiungono i presìdi Slow Food – Agnello dell’Alpago, Fagiolo Gialét, Antico Orzo delle Valli Bellunesi, formaggi di malga dell’Agordino – e una viticoltura in rinascita, con varietà resistenti coltivate anche oltre i 700 metri di altitudine”.
Il valore delle produzioni agricole cresce ulteriormente se integrato con il turismo: “Il nuovo Programma Regionale per il Turismo 2025-2027 – ha ricordato l’assessore – e il Piano Turistico Annuale 2025 puntano a un’identità unitaria e riconoscibile del Veneto. Il marchio Veneto – The Land of Venice diventerà la cornice dentro cui inserire i marchi derivati della filiera agroalimentare. Non solo etichette, ma un filo rosso capace di unire agricoltura, ospitalità e artigianato in un racconto coerente e competitivo a livello internazionale. Per Belluno questo significa poter sviluppare percorsi esperienziali integrati: malghe, agriturismi, cantine, fattorie didattiche, itinerari escursionistici e cicloturistici legati ai sapori e alle storie del territorio”.
“Confagricoltura Belluno – ha concluso l’assessore – in questi 80 anni ha rappresentato un presidio fondamentale per le aziende e per la comunità. La Regione continuerà a essere al vostro fianco, perché agricoltura e turismo insieme sono la chiave per uno sviluppo sostenibile, competitivo e profondamente legato all’identità del nostro Veneto”.