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“Il ruolo dell’agricoltore di montagna è cruciale sia per il mantenimento degli insediamenti zootecnici in alta montagna, sia per il presidio e la cura del territorio. Ridurre il tutto ad una mera richiesta di contributi a pioggia ci sembra assolutamente riduttivo”.
Così Diego Donazzolo, presidente di Confagricoltura Belluno prende posizione nel dibattito che si è aperto sull’utilizzo della tassa di soggiorno, dopo la proposta avanzata dal vicepresidente della Latteria di Livinallongo, Paolo Degasper, di destinarne parte per il sostegno agli imprenditori agricoli nel loro ruolo di manutentori del territorio. Una proposta respinta da Oscar Nagler, sindaco di Livinallongo, con la motivazione che “non possono essere più dati contributi a pioggia, ma solo per progetti mirati”.

Non la pensa così Confagricoltura, con Donazzolo che spiega come l’associazione agricola sia invece favorevole alla proposta di Degasper: “Il vicepresidente della Latteria di Livinallongo ha messo sul tavolo un tema importante che riguarda il ruolo dell’agricoltore di montagna e la sua dignità – sottolinea il numero uno di Confagricoltura Belluno -. Oltre a svolgere un’attività imprenditoriale, l’agricoltore viene chiamato a ricoprire un ruolo sociale relativo al mantenimento e alla cura del territorio, con le conseguenti implicazioni di carattere non solo turistico, ma anche di permanenza delle persone nei luoghi più disagiati di montagna. Limitare tutta questa questione al fatto di non dare contributi a pioggia agli agricoltori ci sembra riduttivo e non dimostra, a nostro avviso, la visione di insieme che dovrebbe essere propria di chi svolge il ruolo di amministratore in luoghi così disagiati, per determinate attività come quella agricola, ma anche in luoghi di importanti destinazioni turistiche”.
Da tempo Confagricoltura ha messo al centro delle proprie iniziative un tema fondamentale per la montagna bellunese, che è la difesa dei prati-pascoli e il mantenimento degli insediamenti zootecnici in quota. “All’agricoltore deve essere riconosciuto il ruolo che gli spetta – incalza Donazzolo -, perché la sua eventuale assenza non si riduce solo ad un’impresa agricola in meno, ma comporta anche la mancanza di una realtà locale che incide in maniera determinante nella bellezza e nella cura del paesaggio e nel suo mantenimento”.

Entrando nel merito del territorio specifico, il presidente ricorda che “Pieve di Livinallongo del Col di Lana, oltre ad essere un bellissimo luogo nel territorio bellunese, ha la fortuna di avere ancora sette stalle di vacche da latte, raggruppate in una latteria storica che produce degli ottimi prodotti. Sono realtà che vanno mantenute anche con la solidarietà di chi svolge attività turistiche, in quanto traggono beneficio dalla cura del territorio che gli agricoltori svolgono. Ed è il motivo per cui noi siamo assolutamente favorevoli che parte della tassa di soggiorno vada ad aiutare direttamente gli agricoltori e ci auguriamo che, invece di avviare sterili dibattiti sui giornali, il Comune di Livinallongo si faccia promotore a livello provinciale di iniziative per capire come affrontare in maniera costruttiva questo tema, con il fine di dargli una struttura organizzativa e concreta con il coinvolgimento di tutti gli attori: agricoltori, operatori turistici, enti locali, eccetera”.

Conclude Donazzolo: “Confagricoltura Belluno è disponibile a supportare e aiutare questa iniziativa, nella consapevolezza della sua importanza, e pertanto auspichiamo che questo confronto porti ad avviare iniziative che abbiano un solo obiettivo: il bene dei nostri territori alti e la salvaguardia di chi li custodisce e li cura”.