A Castion un bosco di 13 ettari ottiene il marchio internazionale di sostenibilità

di Laura Lorenzini

Un bosco nel Comune di Costermano, in provincia di Verona, potrà fregiarsi del marchio di Gestione forestale sostenibile. Si tratta di 13 ettari di proprietà dell’Agriturismo Val, a Castion, nell’entroterra del lago di Garda, ai quali è stato assegnato il marchio internazionale Pefc – Programme for endorsement of forest certification schemes –, che contraddistingue enti e privati che garantiscono una gestione delle foreste mantenendone la biodiversità, la capacità di rinnovamento, la vitalità e la potenzialità di adempiere a rilevanti funzioni ecologiche.

La certificazione di Gestione forestale sostenibile garantisce al consumatore finale che i prodotti di origine forestale (il legno o un suo derivato, come la cellulosa, ma anche i prodotti forestali non legnosi, come funghi, tartufi, frutti di bosco, castagne) derivino da foreste gestite in maniera legale e sostenibile, che non provengano quindi da tagli illegali o da interventi irresponsabili, che possono portare all’impoverimento o alla distruzione delle risorse forestali. Il legname o la fibra possono essere marchiati per poter rimanere rintracciabili nelle varie fasi delle successive lavorazioni, sino al prodotto finito, e sono perciò commerciabili come provenienti da boschi gestiti in maniera corretta.

A farsi promotore del certificato di sostenibilità è Confagricoltura Veneto, che da tempo porta avanti il progetto del marchio: “L’obiettivo è favorire il comparto forestale e la filiera corta, con un sistema di tracciabilità che può dare certezza sull’origine del legno impiegato nella produzione – spiega Michele Salviato, responsabile della gestione forestale sostenibile di Confagricoltura -. Il progetto piace ed è ritenuto interessante a livello commerciale, anche perché ci sono bandi regionali del Programma di sviluppo rurale che offrono contributi a chi abbraccia la gestione sostenibile delle foreste. La certificazione è un passo in avanti importante per valorizzare i nostri boschi, che vantano legni molto pregiati e richiesti sul mercato e può servire, in un’ottica futura, a creare filiere che portino lavoro e occupazione”.

Il bosco dell’agriturismo di Castion è punteggiato di specie autoctone come roverella, carpino nero, acero campestre, robinia, orniello e rovere. Un ambiente forestale tipico della zona del monte Baldo. La scelta di mantenerlo e valorizzarlo rientra nell’ottica di Lucia Pellegrini, associata di Confagricoltura Verona, che ha ereditato dai suoi avi, i conti Pellegrini, la passione per la terra e l’agricoltura. Dal 2003 ha avviato l’attività di agriturismo, ottenendo la certificazione biologica per l’uliveto e il vigneto. A spingere per la certificazione del bosco è stata la figlia maggiore, Sofia Marchesini, 30 anni, che si è laureata in architettura per la sostenibilità.

“L’idea della certificazione è nata con l’obiettivo di preservare le specie autoctone che ci sono nella zona – spiega Sofia –. Il marchio ci dà infatti la possibilità di far fare tagli controllati, che ci consentono di mantenere il bosco e conservare la filiera produttiva. Siamo a un passo dall’area Sic del monte Baldo, che ha un alto valore naturalistico, e vogliamo dare il nostro contributo al mantenimento dell’ecosistema, messo a rischio dal turismo di massa e da un’eccessiva cementificazione”.

“La nostra famiglia ha una storia millenaria – aggiunge la mamma Lucia -, legata a Villa Pellegrini e alla conservazione del patrimonio ambientale. Basti pensare che i nostri avi avevano una podesteria sul Baldo e che la stessa frazione di Castion si è sviluppata attorno alla nostra attività agricola. Noi crediamo ancora nella terra e vogliamo preservare il bosco e i campi, conservando questo bellissimo habitat dove abbiamo la fortuna di vivere”.

Scritto da: Laura Lorenzini