Cucina italiana patrimonio Unesco, Confagricoltura: “Traino per i prodotti locali”

L’annuncio ufficiale della cucina italiana patrimonio Unesco è arrivato durante l’assemblea nazionale di Confagricoltura, a Roma, ed è stato accolto con grande soddisfazione.

“È un riconoscimento che va pure a noi agricoltori che garantiamo la produzione primaria – dice Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona -. Ora più che mai dobbiamo fare squadra con tutta la filiera agroalimentare, che ha già ottenuto risultati straordinari, grazie anche all’impegno delle nostre istituzioni, e che può dare ancora di più se supportata da una visione ambiziosa. Bisogna promuovere sempre di più i nostri prodotti in cucina, in modo da creare un valore aggiunto per qualità e gusto. Voglio ricordare che il territorio veronese vanta molte eccellenze, a cominciare dai prodotti a marchio Igp o Dop come il Monte Veronese, il Riso Vialone Nano, il radicchio di Verona, l’olio extravergine di oliva Veneto dop, ma anche i vini apprezzati e venduti in tutto il mondo. Non ho dubbi sul fatto che il riconoscimento dell’Unesco possa fare da traino per consumare sempre più cibo made in Italy”.

La filiera agroalimentare rappresenta il 15% del Pil e l’export ha superato i 70 miliardi. “È necessario uno sforzo a livello nazionale ed europeo per proteggere le nostre produzioni agricole – incalza De Togni -. Sforzo che si traduce in una politica agricola comune adeguata ai tempi e alla necessità di garantire stabilità economica, sicurezza alimentare, reddito alle imprese. All’Europa non chiediamo solo regole, ma una visione nuova che unisca sostenibilità e reddito, sicurezza alimentare e transizione energetica, innovazione e lavoro di qualità”.

Soddisfazione viene espressa anche da Confagricoltura Donna, per bocca della presidente regionale Chiara Dossi: “La cucina italiana patrimonio dell’umanità è il risultato di un lavoro collettivo, in cui fondamentale è il ruolo che le donne svolgono lungo l’intera filiera del cibo, dal campo alla tavola. Un ruolo che la nostra associazione rappresenta da tempo, e che ha già voluto sintetizzare con il progetto Confagricoltura Donna incontra le Grandi Chef”. Nella fusione tra tradizione e innovazione risiede il ruolo delle donne nel settore food italiano, dato che sono custodi da sempre della tradizione alimentare e per questo capaci anche di rivisitarla partendo dall’eccellenza delle produzioni che la nostra agricoltura offre”.

Scritto da: Laura Lorenzini