Esce la trilogia su Verona e i suoi quartieri del giovane cantautore Elia Turra

di Laura Lorenzini

San Bernardino e i ragazzini cresciuti “troppo in fretta” nelle case popolari, l’energia e la vitalità di Veronetta, l’universo bucolico di Porto San Pancrazio. Sono i quartieri di Verona il trait d’union del mini-concept in uscita del cantautore Elia Turra, che si intitola Trilogia di quartiere ed è prodotto a La Colla Studio dal produttore Riccardo Benedetti Vallenari. Il primo pezzo, LBS (Little San Bernardo), è già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale (Spotify, Apple music, Amazon music), oltre che su Youtube con un videoclip, che sta ottenendo già molto riscontro. Gli altri due pezzi saranno lanciati nei primi mesi del 2024.

Trilogia di quartiere è il secondo lavoro discografico di Turra, 33 anni, che segue il debutto avvenuto quest’anno con i singoli Giungla d’asfalto, Spleen e Tiramisù. Veronese doc, ha iniziato a suonare le sue canzoni dal vivo in acustico (voce e chitarra) dopo il primo lockdown nel 2020, periodo in cui ha avuto modo di  dare libero sfogo alla sua creatività, scrivendo molteplici canzoni. La passione risale, però, dall’infanzia. Elia Turra è cresciuto, infatti, in una famiglia molto creativa e amante dell’arte dove si è appassionato ai dischi dei genitori, concentrando la sua attenzione su artisti come Pink Floyd, Neil Young, The Doors, ma anche a vecchie colonne sonore di film americani e italiani, come Pat Garrett and Billy the kid di Bob Dylan o Profondo rosso dei Goblin.

All’alba dei Duemila, grazie all’influenza del fratello maggiore, scopre la nuova scena musicale punk rock garage, in particolare grazie agli Strokes, che hanno fatto da apripista ad un decennio di rivisitazione del rock più minimal e spontaneo. Proprio sull’onda di questo decennio trova una forte ispirazione nella figura di Peter Doherty, frontman della storica band garage rock londinese The Libertines, scoprendo in questa forma di scrittura-poesia la sua vocazione e la sua strada cantautorale. Approfondisce così tematiche quotidiane come l’amore e la strada, con i suoi personaggi romantici e pasoliniani, talvolta sconfitti e perdenti, ma pieni di vita e saggi come uomini di mare. La sua scrittura e la sua musica sono uno spaccato di realtà senza filtri, un inno ad amare, vivere e morire in maniera libera.

“Le canzoni di Trilogia di quartiere sono nate in momenti diversi – spiega l’autore -. Non c’era l’intento di dar loro un collegamento. Solo in seguito ho realizzato che avevo nel cassetto tre canzoni scritte e ispirate dai tre quartieri dove ho vissuto dalla nascita ad oggi.
A quel punto ho pensato che potesse essere una buona idea raccoglierle dentro un unico progetto, una trilogia appunto, con il quartiere come comune denominatore. È curioso pensare che in queste tre canzoni, nel loro piccolo, sia racchiuso il mio percorso di vita dalla mia esistenza ad oggi”.

Il brano LBS (Little San Bernardo) parla delle case popolari del quartiere di San Bernardino, dove Elia è nato e cresciuto fino ai 18 anni. La seconda canzone della trilogia sarà invece Punk di quartiere, scritta vivendo in prima linea le vibrazioni e l’energia di Veronetta, mentre il pezzo di chiusura sarà Oltre Adige, brano dal respiro più bucolico, che approfondisce la vita dell’autore ad oggi, che vive in zona Lazzaretto. Sempre in tema di quartieri è prevista, per il prossimo anno, l’uscita della sua prima raccolta di poesie, Campofiore, in pubblicazione da Bonaccorso Editore.


Elia Turra si esibisce spesso live nei locali cittadini, dove propone i suoi brani, ma anche fuori città. La sua ultima esibizione è stata a Milano la settimana scorsa, nel locale Apollo, dove ha avuto la grande occasione di suonare in apertura di Peter Doherty. “Sono andato a Milano al suo concerto con mio fratello senza alcuna aspettativa – racconta –. Il caso ha voluto che siamo riusciti ad incontrarlo nel locale e a scambiarci due parole prima del concerto, entrando in sintonia. Dopo avergli parlato del mio percorso musicale, e dopo aver condiviso con lui una poesia scritta da mio fratello, è rimasto talmente colpito da quei versi che ci ha invitati entrambi sul palco. Mio fratello Francesco ha recitato la sua poesia ed io ho suonato Giungla d’asfalto, la prima canzone che ho scritto e a cui sono più affezionato”.

Il prossimo appuntamento live di Elia è previsto per venerdì 15 dicembre all’osteria Vecia Veroneta, alle 21, dove si esibirà dopo il duo “Fight for Four”, che presenterà l’ultimo singolo No pity for poets.

Scritto da: Laura Lorenzini