Gli agriturismi: stop a tasse e avanti con interventi strutturali

“Gli oltre 1.400 agriturismi veneti non si fermano e stringono i denti guardando avanti. Ma dopo questa ennesima mazzata chiediamo un sostegno concreto. Non sono sufficienti indennizzi a pioggia, chiediamo interventi strutturali su tutta la filiera perché questa è da considerarsi un’annata a reddito zero”.

Leonardo Granata, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Agriturist, l’associazione degli agriturismi di Confagricoltura, ieri ha fatto il punto con tutti gli agriturismi veneti e ne è uscita una panoramica drammatica che esige risposte rapide ed efficaci: “Le nostre aziende hanno compiuto sforzi non indifferenti sotto il profilo economico per ottemperare a tutte normative – spiega -. Dopo tutti questi sforzi, è arrivato questo Dpcm che è una beffa oltre a un gravissimo danno, tanto che ci sono parecchie nostre aziende che rischiano di non arrivare all’anno prossimo se non si adotteranno provvedimenti incisivi. Non ci bastano i mille euro una tantum: con quelli paghiamo a malapena le bollette di un mese. Bisogna cominciare con l’eliminare temporaneamente tutte le imposte che gravano sulle strutture, come quella sui rifiuti che non ha senso sia calcolata in questi mesi di inattività, e altre tasse locali che pesano tantissimo in questo contesto. Anche la tassa di soggiorno andrebbe sospesa o eliminata in un’ottica futura di rilancio e di ripartenza, che dovrà vedere in campo interventi strutturali di programmazione turistica”.

Conferma la situazione Alessandro Tebaldi, presidente di Agriturist Verona: “Dopo le cancellazioni dei matrimoni e delle feste di laurea, adesso stiamo ricevendo disdette per i soggiorni durante il Ponte dei Morti. Inoltre chi, in questi giorni, aveva ancora ospiti tedeschi li ha visti fare le valigie in fretta e furia e tornare al proprio Paese. Purtroppo queste misure stanno mettendo paura nella gente, che perde la voglia di muoversi e di viaggiare. Oltretutto con ristoranti chiusi alle 18 e pure le saune vietate è evidente che una qualsiasi vacanza perda di appeal. Il timore è che saltino per aria anche le prenotazioni per Natale e Capodanno, dato che nessuno sa se i contagi diminuiranno e quali Dpcm seguiranno a questo”.

Granata e Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, hanno apprezzato l’appello al governo del governatore Luca Zaia a rivedere il provvedimento e appoggiano in pieno le sue proposte migliorative per salvaguardare le attività economiche. “Confidiamo nel sostegno della Regione e dei parlamentari veneti affinché continuino a farsi sentire con il governo e a far presente le difficoltà e le necessità delle categorie economiche – dice Granata -. Sia Zaia che l’assessore Federico Caner sono stati al nostro fianco in questi mesi e siamo certi che anche stavolta ci daranno il sostegno necessario. Nel frattempo gli agriturismi restano aperti sia per quanto riguarda gli alloggi, sia per accogliere clienti e lavoratori a pranzo. I nostri ampi spazi restano sempre la migliore garanzia per il distanziamento sociale e ci consentono di adottare tutte le precauzioni previste dalle normative. Continueremo a offrire, come abbiamo fatto in tutti questi mesi, un servizio di asporto e consegna a domicilio con prodotti freschi della campagna, così come la vendita diretta dei nostri prodotti negli agriturismi. I nostri operatori non si perdono d’animo e continueranno a portare prodotti e pasti a casa per tutto il periodo del mini lockdown e oltre”.

Scritto da: Laura Lorenzini