Mele estive, ottimo bilancio della raccolta: produzione in aumento del 30 per cento

di Laura Lorenzini

Ottime performance per le mele estive veronesi. La raccolta si è conclusa da qualche giorno con un aumento del 30 per cento della produzione rispetto al 2023, quando si dovette fare i conti con varie avversità atmosferiche, in particolare gelo e grandinate.

“La stagione si profila soddisfacente – sottolinea Andrea Lavagnoli, presidente di Cia – Agricoltori Verona -, anche sotto il profilo delle quotazioni. I prezzi rilevati sulla mela del Gruppo Gala sono di 0,65 euro per la categoria1 e di 0,55 euro per la categoria 2 franco grossista. Da segnalare, tuttavia, la problematica dei costi di produzione sempre più alti, che sono saliti a 42 centesimi al chilo per un’azienda di piccole-medie dimensioni a conduzione familiare. A pesare in particolar modo è la manodopera, che riguarda essenzialmente la raccolta e incide sui costi di produzione per circa un terzo, superando il 60/70 % per le aziende in economia. La stagione delle mele non è finita: tra qualche giorno inizierà la raccolta delle altre varietà diffuse nel territorio veronese, cioè Golden Delicius, Red Delicius, Granny e Fuji”.

Buona produzione anche per le mele estive raccolte nel resto del Veneto. Per i frutti del gruppo Gala, che si caratterizzano per il colore della buccia rosso con sfumature di giallo e la croccantezza, la stagione è andata avanti senza particolari intoppi.

“Per le mele estive 2024 possiamo parlare di annata molto buona – sottolinea Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Veneto -. La produzione è stata rispondente alle aspettative sia in termini quantitativi, sia qualitativi. Abbiamo avuto un po’ di preoccupazione per le elevate temperature, che si sono protratte per parecchi giorni con picchi di calore di 36 gradi. Temevamo scottature, o che i frutti non riuscissero a prendere colore. Invece poi, fortunatamente, le mattine e le notti si sono rinfrescate e quindi c’è stato un netto miglioramento sia nella colorazione, sia nella croccantezza ideale. Altri timori sono sorti per la giornata di pioggia intensa che ha tenuto bagnata la frutta fino alla sera, con le conseguenze di crepe sorte intorno al manico. Fortunatamente si è trattato di casi di cracking ridotti e circoscritti”.

Anche il mercato sta rispondendo bene, data la qualità delle mele. “Ad oggi ci propongono prezzi soddisfacenti che dovrebbero durare per tutta la stagione. Pare infatti che quest’anno ci sia un grande interesse per il mercato delle mele, e non solo per quelle  estive ma anche per le golden, sia rugginose che a buccia liscia. La raccolta inizierà il 10 settembre e partiamo perciò con grande ottimismo”.

 

In Veneto la superficie coltivata a melo, secondo i dati 2023 di Veneto Agricoltura, è in calo rispetto al 2022, con la diminuzione registrata sia per quella totale (5.632 ettari, -6,6 per cento), che per quella già in produzione (5.483 ettari, -6,5). Resta la provincia di Verona quella che in regione mantiene il primato, con 4.025 ettari, anche se segna un calo del 9 per cento. In avanzata sia Rovigo (440 ettari, +5 per cento) che Venezia (370 ettari, +4,2), mentre restano stabili Padova (405 ettari), Treviso (125 ettari) e Belluno (70 ettari). A perdere più terreno è Vicenza (-16,7 per cento), che arretra a 56 ettari.

Scritto da: Laura Lorenzini