Presentato il rapporto dell’annata agricola 2024 in Veneto: fatturato in aumento del 2,5%

In un anno caratterizzato da riduzione della produzione a causa di eventi meteoclimatici avversi, con una primavera molto piovosa con effetti sia sulle fasi di sviluppo delle colture che sulle patologie fungine, è degno di nota l’incremento del fatturato agricolo (7,9 miliardi, +2,5%), dovuto al miglioramento e all’aumento dei prezzi. Non è così per tutte le colture: per quelle erbacee (mais, frumento, soia, orzo…) il calo della produzione è controbilanciato solo in parte da un miglioramento dei prezzi; per le colture arboree (frutta, olive/olio e uva/vino) c’è stato invece un incremento delle quantità prodotte, che nel 2023 erano fortemente diminuite a causa dell’andamento climatico non favorevole, amplificato da un incremento anche dei prezzi”.

L’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner sintetizza così il report sull’andamento dell’annata agraria 2024, presentato a Treviso assieme al direttore di Veneto Agricoltura Nicola Dell’Acqua e alla presenza dei rappresentanti delle categorie.

Quello del cambiamento climatico e delle nuove esigenze che comporterà per gli agricoltori in termini di difesa attiva e passiva, sarà un tema da considerare nel momento in cui si andrà a delineare la PAC post 2027 – prosegue Caner -. C’è poi la questione dell’export e dei dazi: il Veneto oggi esporta verso gli Stati Uniti soprattutto vino (590 milioni di euro nel 2023, su circa 800 milioni di euro dell’Italia), paste alimentari (60 milioni), prodotti di panetteria e pasticceria (34), ortaggi e frutta (15,5 milioni), formaggi e latticini (14 milioni). Di fronte a questo, mi auguro che il nostro Governo e soprattutto l’Europa possano tutelare le nostre imprese con azioni di salvaguardia. Bene che il Commissario europeo al Commercio abbia dichiarato giusto ieri che è pronto a livello comunitario un miliardo di euro per far fronte a circostanze impreviste”.

La preoccupazione, infine, oltre che per i dazi è anche per le fitopatologie e le infezioni virali, prima di tutte l’aviaria. Dopo l’epidemia 2021/2022, per cui Avepa ha pagato 11,4 milioni di euro in aiuti a 1.470 aziende, dall’autunno 2024 i focolai sono ripresi in tutto il Nord Italia. Dal 1° ottobre sono stati segnalati 56 focolai, 25 dei quali in Veneto; solo nel 2025 sono 12, tutti concentrati nel Veronese. “Per l’aviaria – dichiara Caner – ho chiesto al Masaf l’attivazione delle misure di sostegno ex art. 220 Reg. Ue 1308/2013, come nel 2021 e 2022. Una risposta alle imprese va data, e in fretta”.

Per quanto riguarda invece la peste suina africana, il Veneto non è attualmente regione infetta, ma l’attenzione è massima in quanto alcuni comuni del Mantovano risultano interessati. “Siamo già pronti con un sostegno alle imprese suinicole che investono sull’aumento della biosicurezza degli allevamenti – dice Caner -. Nell’ambito del CSR, abbiamo stanziato 3 milioni in un bando che si chiuderà il 6 marzo”.

Infine, anche nel 2025 saranno adottate misure contro la flavescenza dorata, sia per una campagna di monitoraggio che per aiuti alle imprese: “E’ in essere un bando per la sostituzione dei vigneti affetti da questa patologia con un contributo di 6.500 euro a ettaro. Nel 2024 abbiamo ricevuto 224 segnalazioni di impianti infetti, con 119 ordinanze di estirpo”.

“Veneto Agricoltura, in continuo collegamento con la Regione del Veneto – conclude il direttore di Veneto Agricoltura Nicola Dell’Acqua -, sta affrontando da diversi anni la problematica del cambiamento climatico, avviando molti progetti innovativi, anche all’interno delle aziende pilota e sperimentali dell’Agenzia stessa. Progetti che vanno dal miglioramento ed efficientamento dell’uso dell’acqua alle prove varietali in campo orticolo, ad esempio. Anche sul fronte della sostenibilità ambientale, abbiamo in atto numerosi progetti, in particolare sulle colture estensive, che mirano a trovare nuove soluzioni di coltivazione per contrastare malattie fungine e attacchi di insetti nel rispetto dell’ambiente, ma in maniera efficace e con attenzione all’economicità. Siamo a disposizione di tutti per sviluppare qualsiasi idea innovativa in qualsiasi comparto produttivo agricolo, senza tralasciare nessun aspetto, anche in un’ottica di economia circolare che possa fornire agli agricoltori nuove opportunità e un ulteriore recupero di marginalità e redditività”.

Report, tabelle, immagini e video interviste a questo link > https://bit.ly/bilancioagricolo2024

Scritto da: Laura Lorenzini