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Il Gruppo Radici dei diritti dell’Università di Verona organizza con l’associazione Il Carpino due seminari su storia, letteratura e ambiente del Fondo Alto Borago con il patrocinio dell’Università di Verona. I seminari si svolgeranno presso l’aula T2 del Polo Zanotto con inizio alle 9, l’accesso è libero ma fino alla capienza consentita dalle regole del distanziamento, con utilizzo di mascherina e previa igienizzazione delle mani.
I due seminari hanno lo scopo di illustrare la ricchezza naturalistica, storica e letteraria delle colline veronesi, che dai tempi antichi hanno attratto l’interesse di conquistatori, colonizzatori, viaggiatori e studiosi. Come spesso accade, proprio chi ci abita rischia di non conoscere ed apprezzare fino in fondo il valore e la ricchezza dell’ambiente naturale che lo circonda.
Nel primo seminario, sabato 19 settembre, Donata Gottardi, prorettrice dell’Università di Verona, farà gli onori di casa e presenterà i relatori. Lisa Lanzoni, della direzione Affari Generali del Comune di Verona, illustrerà gli aspetti giuridici della proprietà collettiva, un tema che riguarda direttamente il progetto Fondo Alto Borago, che si propone di acquistare attraverso un’azione collettiva un’area di 38 ettari all’interno dello Zsc Borago-Galina. Gian Maria Varanini, decano dell’insegnamento di Storia Medievale nelle università di Padova, Trento e Verona, affronterà il tema degli usi civici sulle colline veronesi a partire dal XII secolo, tema che si sta riproponendo ai nostri giorni con rinnovata attualità. Sebastiano Andreatta, nuovo conservatore della sezione botanica del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, parlerà della flora del Progno Borago e Vajo Galina. Vincenzo Padiglione, professore ordinario di antropologia culturale dell’Università La Sapienza di Roma, parlerà del valore dei beni comuni nella nostra società.
Nel secondo seminario, sabato 26 settembre, dopo i saluti della prorettrice, si potrà apprezzare il racconto delle visite fatte da John Ruskin a Verona tra il 1852 e il 1869, grazie all’intervento di Giuseppe Sandrini, docente di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Verona, che ha curato la pubblicazione delle lettere che Ruskin spedì alla madre e alla cugina Joan durante le sue visite a Verona. Gli architetti Silvia Dandria e Marco Cofani, parleranno della strenua difesa delle colline veronesi portata avanti dal sovrintendente Piero Gazzola proprio grazie alla descrizione che ne aveva fatto John Ruskin. Gianluca Salogni, responsabile dell’ufficio Vinca della Regione Veneto, spiegherà quali sono gli strumenti normativi da applicare all’interno delle aree protette di Rete Natura 2000. Infine Filippo Prosser, responsabile della conservazione botanica del Museo Civico di Rovereto, che ha pubblicato una serie di volumi fondamentali sulla flora della nostra provincia e del Veneto, parlerà dei cambiamenti floristici, indotti soprattutto dal cambiamento dell’uso del suolo, sulla flora delle colline veronesi.