Vinitaly, focus sui vini veneti e sulla viticoltura eroica

Un focus sui vini veneti e un incontro sulla viticoltura eroica, svolta in pendenze estreme, saranno i due eventi organizzati da Confagricoltura Veneto al Vinitaly, nella tensostruttura Hall Area D, stand E2, F1, C4, D4, C1, D1 di fronte all’ingresso San Zeno.

Lo stand sarà inaugurato domenica 6 aprile alle 16, alla presenza di Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura, e del ministro Francesco Lollobrigida. Previsti parecchi eventi nel corso della manifestazione, che si chiuderà mercoledì 9 aprile. Oltre alle due iniziative venete, di rilievo un confronto con gli europarlamentari sull’etichettatura allarmistica prospettata dall’Unione europea, un convegno sul mercato del vino tra crisi di consumi e comunicazione mirata e un agronetwork sulle tendenze in Italia riguardanti le bevande. Non mancheranno le degustazioni delle etichette dei più importanti territori vitivinicoli italiani, tra cui quello veneti e veronese.

Sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona: “Sarà sicuramente un grande Vinitaly, partecipato dalle istituzioni e  punto di riferimento del mondo del vino nazionale, europeo e mondiale. Quella di quest’anno sarà un’edizione interessante per  due aspetti. Il primo per il debutto dei vini low alcol e no alcol, passaggio molto importante per quanto riguarda il mercato del vino. Per anni l’idea di produrre vini dealcolati è stata osteggiata, ma oggi i tempi sono maturi per valutare un possibile mercato per bevande di questo tipo, soprattutto da quando sono state inasprite le pene del codice della strada per guida in stato di ebbrezza. È opportuno che nei ristoranti e nei locali pubblici il cliente possa avere un’alternativa, altrimenti si rischierebbe un calo dei consumi che non gioverebbe a nessuno”.

Altro punto che caratterizzerà il Vinitaly 2025 sarà relativo ai dazi minacciati dal presidente Donald Trump: “Staremo a vedere se l’introduzione delle tariffe ci sarà e se la follia del 200 per cento si verificherà – osserva De Togni -. Quel che è certo è che va trovata una soluzione dal punto di vista commerciale, in un mercato che non può essere ricattato dai singoli Paesi”.

Ma la manifestazione quest’anno sarà un passaggio importante anche per consolidare i mercati e disporre di qualche opportunità in più. “Il settore dei vini ha un peso importante, ma non è tutto rose e fiori, dato che alcuni consorzi di tutela sono in difficoltà. Parlo soprattutto di Bardolino, Custoza e Soave, ma anche del Valpolicella, che va bene ma non come anni fa”.

Scritto da: Laura Lorenzini