La trevigiana Martina Dal Grande nel Consiglio europeo dei giovani agricoltori

di Laura Lorenzini

La presidente dei giovani di Confagricoltura (Anga) di Treviso vola in Europa. Martina Dal Grande, 35 anni, produttrice di uve per il Prosecco superiore docg nell’azienda viticola di famiglia a San Pietro di Feletto, è stata scelta come delegata dal Comitato di presidenza nazionale di Anga al Ceja, il Consiglio europeo dei giovani agricoltori che raccoglie 30 associazioni agricole e due milioni di produttori Ue.

Laurea e specialistica in economia a Milano, Martina Dal Grande ha già compiuto importanti esperienze a livello internazionali. Ha lavorato infatti per la multinazionale Unilever, imparando tecniche di marketing ad alto livello, e successivamente è volata in Australia, dove, in cinque anni di permanenza, è diventata sommelier internazionale e ha lavorato per un distributore di etichette italiane, australiane e neozelandesi. “Le mie esperienze e il mio inglese fluente hanno senz’altro aiutato la scelta – dice Martina -. È una bellissima opportunità di cui sono onorata, per la quale ringrazio Diana Lenzi dei Giovani di Confagricoltura, prima donna ad essere eletta presidente del Ceja, che mi ha voluto al suo fianco per dare un segno di cambiamento di rotta nell’agricoltura, dove l’impronta femminile comincia a farsi spazio. Questo incarico comunitario sarà un’occasione di arricchimento del mio bagaglio professionale, che intendo però mettere a disposizione dei giovani agricoltori del Veneto. Punto a far sentire la nostra voce e rappresentare le nostre istanze, evidenziando le peculiarità proprie del nostro territorio che vanno tutelate, ma anche ad essere aperta allo scambio di idee ed esperienze, che possono aiutarci a crescere”.

Anche per i giovani l’anno della pandemia è stato molto difficile: “Abbiamo dovuto stringere i denti e cercare comunque di continuare a fare rete, anche se in modalità a distanza – spiega Dal Grande -. Il nostro impegno prosegue con convinzione e ci vede occupati su più fronti, dalla nuova Pac al Pnrr, fino al Green Deal, per portare le istanze dei giovani imprenditori sui tavoli dei decisori politici. Come ha detto Diana Lenzi, credo che si possa declinare questa Pac in modo che sia più sostenibile per gli imprenditori avendo una visione e progettando l’agricoltura di domani”.

Scritto da: Laura Lorenzini